L’italiano, anche per effetto della moltiplicazione delle identità dei suoi parlanti e dei suoi scriventi, e delle conseguenti spinte prodotte dalle sempre più pressanti esigenze di inclusione linguistica, si trova davanti a un bivio. Si imporranno alla fine, legittimamente, i nomi al femminile di tanti mestieri e di tante professioni? Parleremo e scriveremo tutti a suon di schwa, slash e asterischi? Come risolveremo le questioni poste da chi non si riconosce nel binarismo di genere, chiedendo di essere grammaticalmente rappresentato? Come finirà il confronto fra ...
continuaVisita: www.festascienzafilosofia.it